Poesia

RAINBOW BUTT

PER UNA NOTTE
 
Mi donai a te in lutto.
Il corpo inerme, impassibile, meccanico.
A professione mi votai a te,
per un poco, per una notte.
Cercavo un'altro, non te.
Ma mi regalai a te,
immaginando l'altro.
Per un momento di piacere.
Per un desiderio precario, lento, immaginario.
Per mortificarmi un pò. 
 
A.Pink
 

I'm a nymph

Sono la musa dalle mille facce.
Sono la ninfa del desiderio.
Sono la furia che ha sete.
Sono la vila che cerca vendetta.
Sono l'amazzone che vive il coraggio.
Sono la strega che crea.
Sono la nereide che muta.
Sono la sirena che chiama.
Sono molti e sono nessuno.
 
A.Pink

Ninfea dello scorpione

Chissà cosa pensi di me oltre alla simpatia,
Se mi pensi con malizia.
Se lasciando da parte la compostezza, 
i muri cadranno, senza fondamenta di paure.
Chissà se immagino una realtà parallela.
Dove vorrei amarti. 
Dove potresti amarmi.
Dove le parole, diventerrano la nostra arte,
Intima.
Se disegneremo con la pelle nuovi futuri.
Se questa tela bianca potrà macchiarsi di un noi.
Chissà...
 
 
A.Pink

DREAMS

Senza veli, senza pudore.
Mi dono. A mani sconosciute. A pelle estranea. 
Credendo nel cambiamento. 
Sperando.
E quegli estranei divenuti intimi per breve tempo,
tornano nomadi. 
E lontani.

A.Pink

OLEANDRO

Amai teneramente degli sconosciuti.
Erano uomini, erano donne e
sembravano anime buone.
Amai teneramente 
sperando,
come Alda, come Frida, come Leonor.
Amai sognando.
Ora sono qui e lancio fiori  
ad una platea vuota.
 
A.Pink
 

ALDA MERINI

ALDA MERINI
di Alda Merini

Amai teneramente dei dolcissimi amanti
senza che essi sapessero mai nulla. 
E su questi intessei tele di ragno
e fui preda della mia stessa materia.
In me l'anima c'era della meretrice
della santa della sanguinaria e dell'ipocrita.
Molti diedero al mio modo di vivere un nome
e fui soltanto un'isterica.

Io ti ho offerto il mio corpo

IO TI HO OFFERTO IL MIO CORPO
- Alda Merini

Io ti ho offerto il mio corpo come un moto
di gioconda tristezza
come un’acqua serena per andare:
tu mi hai creduto una rupe divina
ma non atta a ancorare la radice…

Io ti ho offerto i miei tralci, la mia voce,
la mia vite feconda
ho domandato che tu mi capissi…

Ma neppure hai cercato di baciarmi
e mi credi una venere delusa.